Where

A 85 m sul livello del mare, nei pressi della località Pieve di San Giovanni e Santa Felicita a Valdicastello Carducci (Pietrasanta).

What

Buca della Gigia: modesta grotta sepolcrale. Tana della Volpe: riparo sotto roccia

When, Who, Why

Buca della Gigia si presenta come una modesta cavità ad uso sepolcrale formata da due stanze collegate da una fenditura orizzontale. Durante gli scavi condotti nel corso del tempo sono stati ritrovati: frammenti di ossa, di cui uno più grosso e lungo degli altri, di carbone, di ceramica molto primitiva, di falange e falangette umane, di cranio di animale, un dente aguzzo, una parte di mandibola di felino e un coltellino di selce risalente a circa 40.000-30.000 anni fa. Fu individuato un frammento di teschio umano dentro un vaso troncoconico riferibile all’età del Rame (IV-III millennio a.C.), con due prese doppie e la superficie esterna decorata con righe a pettine in varie direzioni

A questo sito appartengono anche reperti ceramici medievali, che consentono di ipotizzare che l’area fu frequentata per un lungo periodo di tempo.

Tana della Volpe è un riparo sotto roccia lungo 15 m, dalla parte superiore si stacca un cunicolo lungo circa 10 m, piuttosto angusto, che termina con una saletta.
Nella grotta furono recuperate alcune ossa di cervo e di capriolo, e soprattutto resti risalenti all’età del Rame (IV-III millennio a.C.) tra cui frammenti di ceramica rosso bruna fine e bruno nerastra, di ceramica grossolana nera liscia con decorazioni impresse, simile ad altre provenienti da Grotta all’Onda; reperti ceramici rossastri di un vasetto lavorato al tornio; punte di freccia; tredici tessere rettangolari di mosaico di pasta vitrea, di cui dieci arancioni e tre rosse, un chiodo e una lamina; 80 frammenti di ossa umane appartenenti a sepolture sconvolte. Durante l’età del Rame la grotta venne quindi utilizzata come luogo di sepoltura, ma non è possibile stabilire se le ossa individuate si trovassero in tombe vere e proprie o se la cavità fosse utilizzata come ossuario.

Materiali archeologici

I materiali archeologici sono esposti presso il Museo Archeologico e dell’Uomo “Albero Carlo Blanc” di Viareggio.

http://www.comune.viareggio.lu.it/index.php?option=com_content&view=category&id=57&Itemid=32.

Itinerario

Dalla Pieve di San Giovanni e Santa Felicita a Valdicastello proseguire fino alla prima discesa e poi voltare a sinistra.

Bibliografia

R. Grifoni Cremonesi, La preistoria, in Museo Archeologico Versiliese Bruno Antonucci, Viareggio, 1995, pp. 35,38.

R. Grifoni Cremonesi, Il neolitico e l’età dei metalli in Toscana: sviluppi culturali e strategie insediative, in Pianeta Galileo, Firenze, 2006, pp. 199-211.

L. Morabito, G. Pizziolo, L’età del bronzo nella Toscana meridionale: analisi territoriali in ambiente GIS, in Preistoria e protostoria in Etruria. Atti del decimo incontro di studi, II, Milano, 2012, pp. 900-902.

M. Giannini, Versilia: genesi di un territorio. Dall’età preistorica all’arrivo dei romani, «Journal of Ancient Topography», XXIII, 2013, pp. 155-178.