Where

A 710 m sul livello del mare sulle pendici del monte Matanna, nella frazione di Casoli (Camaiore).

What

Vasta cavità, ampia circa 40 metri per 60, che in origine doveva avere numerosi cunicoli interni, oggi ostruiti. L'enorme cavità costituisce una delle più importanti testimonianze di frequentazione pressoché ininterrotta di una grotta, dalla Preistoria fino ad epoca molto recente.

When, Who, Why

I primi utilizzatori della caverna furono i Neandertaliani, che circa 40.000 anni fa praticarono la caccia nell'area circostante, come testimoniano i loro strumenti in selce ed i resti ossei delle loro prede.

I cacciatori del Paleolitico Superiore (Homo sapiens), circa 10.000 anni fa, abitarono la parte più esterna della grotta, dove allestirono un grande focolare ricco di resti ossei degli animali cucinati e di manufatti in selce di piccolissime dimensioni, i quali costituirono le parti taglienti delle lance e delle frecce utilizzate per la caccia.

Gli agricoltori e i pastori neolitici, 5.000 anni da oggi, impiantarono certamente le loro capanne al riparo della volta della grande cavità e praticarono le loro attività quotidiane per molte stagioni, come dimostrano le numerose macine per i cereali e le fuseruole indicanti la pratica della tessitura. Furono recuperate anche minuscole punte di freccia e molte piccole lame.

All'Età del Bronzo, 3.000 anni fa circa, sembrano risalire sono alcuni frammenti di grossi recipienti in ceramica con decorazione “a cordone” e a impressioni.

I pochi reperti di età etrusca, medievale e rinascimentale documentano un uso della grotta molto occasionale, forse per motivi di culto o per la ricerca di marmo nel periodo etrusco, per sporadiche attività di pastorizia nei periodi più recenti.

Materiali archeologici

I materiali archeologici degli scavi effettuati sono conservati in parte a Firenze al Museo Fiorentino di Preistoria, in parte a Pisa presso il Dipartimento di Scienze Archeologiche dell'Università.

I materiali provenienti dalle campagne di scavo effettuate dal Museo di Camaiore, a partire dal 1996, sono conservati e parzialmente esposti a Camaiore presso il Civico Museo Archeologico. http://www.comune.camaiore.lu.it/page/uffici/index.asp?IdUfficio=18

Itinerario

Da Camaiore seguire le indicazioni per Casoli. Raggiungere il paese e oltrepassarlo fino a Tre scogli o Trescolli. Proseguire per circa 300 metri su una strada privata senza sbocco, fino a raggiungere una sbarra biancorossa. Il sentiero si trova sulla destra, segnale bianco-rosso, all’altezza dello spiazzo in cui è possibile lasciare l’automobile. Procedere a piedi fino ad incontrare il sentiero 106, il quale sale ripido fino a Foce San Rocchino a quota 801 m. Da qui continuare sul sentiero n. 3 che porta a Foce di Grattaculo (860m) e poi ancora lungo il versante sud-est del monte Matanna, fino alla Foce del Pallone. Da Foce del Pallone (1080 m) prendere il sentiero 105 verso est sino alla Foce del Crocione, dove si incontra il sentiero 2 che scende tortuoso per una stretta valle. Dal sentiero 2 a quota 682 metri inizia un sentierino senza numero ma con segni rossi che porta alla grotta. 

Bibliografia

R. Grifoni Cremonesi, La Toscana durante la preistoria, in Etruria, Tuscia, Toscana. L’identità di una regione attraverso secoli, 40, 1992, pp. 33-45.

S. Storti, Insediamenti e necropoli tra l’VIII e il V sec. a.C., in Museo Archeologico Versiliese Bruno Antonucci, Viareggio, 1995, pp. 52-56.P. Perazzi, Il Bronzo Medio, Recente e Finale nella Toscana settentrionale, in Liguri, 2004, pp. 135-142.

A.Berton , M. Bonato, S. Campetti, M. Dini, P.F. Fabbri, F. Mallegni, A. Sagramoni, Camaiore (LU). Grotta all’Onda: nuovi risultati dall’indagine del deposito epigravettiano del riparo sud est, in Notiziario della Soprintendenza per beni archeologici della Toscana,5, 2009, pp. 349-356.

M. Giannini, Versilia: genesi di un territorio. Dall’età preistorica all’arrivo dei romani, «Journal of Ancient Topography», XXIII, 2013, pp. 155-178.

http://www.escursioniapuane.com/sdf/Funicolare.htm