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http:\/\/www.turismo.intoscana.it\/site\/it\/elemento-di-interesse\/Museo-della-Pietra-Piegata-di-Stazzema\/<\/a>\n\nIl Museo nasce dall’idea di raccogliere, in uno spazio limitato, quanto di meglio e di significativo la cultura del marmo delle Apuane ha lasciato, nel tempo, in questa terra. Il fine è dunque la conservazione delle produzioni lapidee più caratteristiche, a cominciare da quelle seriali, per non disperdere la memoria storica di una tradizione artigianale ed artistica, oggi purtroppo residuale.\n\n\nLe sezioni del museo:\n\nMarmi puri e sacri \nLa sezione di arte sacra e funeraria raccoglie alcuni importanti reperti dell’ attitudine naturale del marmo ad opere di carattere religioso.\n\nI colori del marmo \nQuesto spazio è dedicato ai marmi colorati delle Alpi Apuane, oggi quasi del tutto “dimenticati” dall’industria estrattiva, ma che un tempo hanno goduto di particolare prestigio e notorietà. Particolarmente apprezzati per le tarsie marmoree d’età barocca, hanno conservato nei periodi successivi, impieghi contenuti negli oggetti di arredamento e di lusso. \n\nPietre di casa e bottega \nLa cucina e la farmacia hanno avuto in comune, per molti secoli, uno strumento di lavoro spesso ricavato dal marmo: il mortaio. La frantumazione dei materiali organici ed inorganici era un’attività ricorrente di questi due luoghi, in cui talvolta si esercitavano pratiche chimiche d’inconsapevole empirismo. Il Museo conserva qui l’erbario del Parco, con essiccata di piante di grande valore naturalistico.\n\n27 secoli di storia \nNello spazio di un unico locale è possibile percorrere un arco di tempo di quasi tremila anni di storia, attraverso la testimonianza materiale di alcune produzioni seriali, ma significative, di marmo. Sono soprattutto le opere architettoniche, insieme ai complementi d’arredo, a segnare l’inesorabile mutamento dei secoli. - biblioteca, archivio e laboratorio. È la parte del Museo, che conserva e mette a disposizione documenti e strumentazioni per studi e ricerche. \n\nTombe liguri apuane a Levigliani\nUna specifica sezione archeologica raccoglie reperti provenienti da ritrovamenti occasionali e da scavi programmati della necropoli di Levigliani (III-II sec. a.C.), che costituisce il più vasto sepolcreto del popolo dei liguri apuani nella regione geografica che ancora oggi conserva il loro nome.

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