Where

A 29 m sul livello del mare, Ripa di Cafaggio (Seravezza).

What

Frammenti di ceramiche risalenti alla prima età del Ferro (VIII secolo a.C.). Cippo di marmo con forma a clava (VI-IV secolo a.C.).  Edificio di epoca romana e reperti ceramici, tra il I secolo a.C. e il IV-V secolo d.C. Necropoli romana, II-IV secolo d.C.

When, Who, Why

In località Ripa di Cafaggio furono rinevnuti i resti di frammenti di vasi in ceramica riferibili alla prima età del Ferro (VIII secolo circa a.C.) e probabilmente pertinenti a sepolture. Questi ritrovamenti testimoniano che un gruppo umano che nel Bronzo recente era insediato sulle cime delle montagne dedicandosi soprattutto ad attività pastorali, durante il Bronzo finale (XI secolo a.C. circa) cominciò a scendere verso le pendici della montagna, avvicinandosi sempre più al mare. 

Dalla medesima area proviene un cippo a clava, parte dei quattordici monumenti funerari in marmo etruschi, rinvenuti nella fascia pedemontana tra Seravezza-Strettoia e Pietrasanta-Camaiore, allo sbocco dei bacini di marmo apuanoi. I cippi hanno varie forme: undici sono a clava, due cilindrici e uno emisferico; l’altezza va da un minimo di 0,44 m ad un massimo di 2,78 m e in parte sono riferibili al VI secolo a.C. ed in parte ad epoca ellenistica. 

A Ripa di Cafaggio furono individuati i resti di un edificio costituito da almeno due ambienti, frammenti di tegole, coppi, mattoni, ceramica a pareti sottili, terra sigillata italica, ceramica africana da mensa e da cucina, ceramica comune, anfore. I reperti recuperati consentono di supporre che questo edificio, forse una fattoria o villa rustica, fu abitato tra la fine del I secolo a.C. ed il IV-V secolo d.C. La fascia costiera, dunque, a partire dal II secolo a.C., ossia nello stesso arco di tempo della costruzione dell’Aurelia nova e del percorso pedecollinare, vide una crescente occupazione grazie alla costruzione di fattorie di piccole e medie dimensioni con zone destinate ad attività produttive

Furono inoltre trovate due tombe a fossa con corredo risalenti al II-III secolo d.C., e una tomba alla cappuccina a doppio spiovente in tegole e coppi, riferibile al III-IV secolo d.C.

Materiali archeologici

I materiali archeologici sono conservati presso il Museo Archeologico Versiliese “Bruno Antonucci” di Pietrasanta.

http://www.comune.pietrasanta.lu.it/index.php?id=389

Bibliografia

G. Ciampoltrini, Pozzi, via del Poggione (Seravezza), in Etruscorum ante quam Ligurum. La Versilia tra VII e III sec. a.C., a cura di E. Paribeni, Pontedera, 1990, pp. 129-133.

M. Giannini, Versilia: genesi di un territorio. Dall’età preistorica all’arrivo dei romani, «Journal of Ancient Topography», XXIII, 2013, pp. 155-178.

A. Maggiani, La prima età del Ferro nella Toscana settentrionale, in I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004, pp.159-161.

E. Paribeni, Lo sfruttamento dei bacini marmiferi apuani, in I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004, pp. 486-488.